17
Giu2020

CAOS AFFRANCAZIONI – LA DELIBERA 103 DEL 5 GIUGNO 2020

REALE ACCELERAZIONE DELLE PRATICHE?

E’ stata pubblicata la tanto attesa Delibera Capitolina già annunciata dall’Assessore Luca Montuori lo scorso 12 giugno.

Il testo, che ha un lungo preambolo sulla cronistoria dei piani di zona tra stratificazioni legislative e interventi giurisprudenziali, tra stallo amministrativo e attesa del nuovo decreto da parte del MEF con il richiamo all’ingente numero di istanze sinora pervenute e alla particolarità della situazione “unica in ambito nazionale”,  conclude con la necessità di dare un’accelerazione alle procedure di affrancazione prevedendo una nuova strada – alternativa – alla procedura ordinaria.

Vediamo nel dettaglio le maggiori novità.

  • Per il calcolo dell’importo dovuto a titolo di affrancazione ci si potrà avvalere del simulatore di calcolo già presente sul sito del Comune di Roma.  
  • Le persone fisiche che vi abbiano interesse, anche se non più titolari di diritti reali sul bene immobile (il richiamo è alla facoltà concessa anche per la parte venditrice di affrancare l’immobile come previsto dalla Legge cd “salva famiglie”) in alternativa alla modalità ordinaria possono effettuare in proprio, a loro esclusiva cura e spese e senza alcun diritto a ripetizione o refusione di somme a tale titolo, il corrispettivo di affrancazione secondo le modalità stabilite dalla Delibera A.C. n. 116/2018.
  • Il calcolo dovrà essere contenuto all’interno di una relazione tecnica redatta e sottoscritta da un professionista abilitato, ove si dia certezza dei contenuti “sotto la propria responsabilità” attenstandone, con un’apposita dichiarazione, la veridicità, con la conseguente consapevolezza di risponderne anche penalmente per eventuali falsi ideologici, oltre che materiali, ai sensi degli artt. 359 e 481 del Codice Penale. 
  • Il calcolo, come effettuato ed asseverato, verrà accettato ai fini della stipula della Convenzione Integrativa di affrancazione fatti salvi tutti i conguagli richiesti anche a seguito dell’approvazione dei nuovi coefficienti da parte del MEF.

Il nuovo intervento così tanto atteso in realtà delude rispetto alle aspettative e alle richieste avanzate in questi anni miranti ad una reale accelerazione e semplificazione delle pratiche.

L’intervento in realtà non incide sull’aspetto più evidente e sul quale si sono rivolte la maggiore insistenze, cioè l’efficienza dell’attività degli uffici del Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica del Comune di Roma. 

Col provvedimento in esame l’Amministrazione Capitolina si spoglia ancora una volta di una serie di incombenze e responsabilità riversandole interamente sul cittadino.

Chi vorrà avvalersi di tale procedura dovrà infatti, a propria cura e spese,  avvalersi dell’ausilio di un tecnico che certifichi, con assunzione di una serie di responsabilità anche di carattere penale, per ottenere una perizia che attesti l’importo dell’affrancazione. Quindi nessuna istruttoria da parte degli uffici, che pure per la protocollazione dell’istanza richiedono la corresponsione dell’importo di Euro 100,00 appunto per “diritti di istruttoria”.

Ci si domanda, considerato che non è specificato, se verrà predisposto un ufficio parimenti “accelerato” per poi provvedere alla emanazione della Determina che prenda atto del pagamento del prezzo e consenta di fissare l’appuntamento della stipula della Convenzione Integrativa. 

Si consideri che attualmente i tempi tra il pagamento, la ricezione della Determina e la fissazione dell’appuntamento per la stipula notarile già si aggirano intorno ai sei mesi. 

Considerate anche le responsabilità che andrà ad assumersi il tecnico incaricato a redigere il calcolo, è presumibile che il relativo costo della perizia assumerà un rilevo economico al quale andrà ad aggiungersi il costo purtroppo ancora inevitabile del Notaio per la stipula della Convenzione Integrativa. 

 

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